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NEO PROG

Neoprogressive o new progressive (abbreviato anche in Neo-prog) è il nome di un genere e di un movimento musicale sviluppatisi negli anni ottanta e orientati al revival del rock progressivo degli anni settanta. L'espressione new progressive iniziò a diffondersi alla metà degli anni ottanta, con riferimento a gruppi come Marillion, Pendragon , IQ, Pallas e altri.

 

Introduzione storica

 

La fine del rock progressivo classico [modifica]

Il rock progressivo, nelle sue varie forme, rappresentò negli anni settanta uno dei generi più popolari del panorama rock. Gruppi come King Crimson, Yes, Genesis, Emerson Lake and Palmer, Gentle Giant, Van der Graaf Generator o Pink Floyd potevano contare su un grandissimo seguito e, all'apice delle loro carriere, vendevano milioni di dischi e riempivano interi stadi con le loro esibizioni dal vivo. Verso la fine degli anni settanta il vento mutò rapidamente direzione; l'emergere di nuovi movimenti e generi musicali come il punk, la disco music, la new wave o l'heavy metal creò un nuovo panorama musicale in cui il progressive era relegato a un ruolo sempre più marginale. Molti dei grandi del progressive cercarono di adattarsi alla nuova scena musicale con vistosi mutamenti di rotta a favore di soluzioni rock/pop più orientate all'easy listening e alla cosiddetta "era di MTV"; si pensi per esempio ai Genesis, che dopo la transizione di Duke approdavano, nel 1983, alla hit Mama, ben lontana dai canoni che avevano reso celebre il gruppo ai tempi di Foxtrot o Selling England by the Pound. Molti gruppi storici di rock progressivo finirono per sciogliersi a cavallo fra gli anni settanta e ottanta (si pensi per esempio ai Gentle Giant o ai Van der Graaf Generator). Persino gli Yes, in seguito rivelatisi campioni di longevità sulla scena del rock progressivo, finirono nel 1980 per creare un sodalizio con i Buggles di Video Killed the Radio Star, da cui emerse una formazione che aveva poco in comune con quella di Fragile o Close to the Edge.

In questo contesto, il pubblico degli affezionati del genere progressivo si trasformò in una sorta di élite che, esclusa dai grandi canali di comunicazione, si esprimeva con fanzine (in Italia soprattutto Paperlate), raduni di appassionati, ed esigui spazi dedicati su emittenti radio minori. L'avvento di Internet (e in particolare del Web) contribuì a dare la possibilità a questi "nostalgici" di coordinarsi e comunicare attraverso il mondo, formando una rete di estimatori ben informati. Questo pubblico seguiva (spesso con qualche perplessità) le ultime evoluzioni dei grandi del progressive, come i già citati Genesis, i Pink Floyd, gli Yes e i King Crimson; gli spin off di questi gruppi classici, come Asia, Mike & the Mechanics, UK, Roger Waters; o le (poche) nuove tendenze, come il lavoro di Peter Gabriel e Kate Bush.

 

L'avvento del new progressive

 

Fra l'inizio e la metà degli anni ottanta iniziarono ad apparire sulla scena gruppi progressive di nuova generazione, tipicamente fondati da musicisti che erano stati fan dei grandi gruppi del decennio precedente e cercavano abbastanza esplicitamente di emularne lo stile. A differenza dei loro predecessori, questi gruppi avevano tipicamente scarse velleità di successo commerciale, e miravano invece a conquistarsi l'apprezzamento del "sommerso" pubblico del progressive. Non raramente, questi gruppi eseguivano nei loro concerti cover dei giganti del progressive, o addirittura si presentavano, almeno all'inizio delle loro carriere, come vere e proprie tribute band.

Alla metà degli anni ottanta, questo movimento di artisti progressive di nuova generazione comprendeva tra gli altri i Marillion, gli IQ, i Twelfth Night, i Pendragon e i Pallas. In questo periodo nacque l'espressione new progressive (in italiano talvolta tradotta in neoprogressive o rock neoprogressivo) per riferirsi a questi gruppi (in questo periodo la fanzine italiana di progressive Paperlate iniziò a occuparsi quasi esclusivamente di new progressive, e diede persino vita a una fanzine figlia dedicata ai Marillion, Real to Read).

Il neoprogressive era principalmente espressione di una nostalgia verso un particolare genere di rock progressivo, il rock sinfonico (altri sottogeneri, come quello rappresentato dalla scena di Canterbury, non ebbero rappresentanti neoprogressive significativi). I principali riferimenti erano Genesis, Yes, Emerson Lake and Palmer, Pink Floyd e King Crimson. L'emulazione di questi gruppi storici era spesso piuttosto esplicita, e in alcuni casi si sospettò persino che essa potesse sconfinare in una forma moderata di plagio. Per esempio, erano evidentissime le relazioni fra le soluzioni musicali dei Marillion e quelle dei primi Genesis; una delle sezioni del brano dei Marillion Grendel (pubblicato sulla raccolta B Sides Themselves) riproponeva in modo evidente Apocalypse in 9/8 di Supper's Ready (Foxtrot), Childhood's End dall'album Misplaced Childhood si apriva con un riff di chitarra quasi identico a Follow You Follow Me, sempre dei Genesis (da And Then There Were Three), il successo "Lavender" (MIsplaced Childhood) aveva la stessa cadenza al pianoforte di "I know what I like" (Selling England by the pound), che In modo più sottile, diversi passaggi di The Last Human Gateway degli IQ (dall'album Tales from the Lush Attic) ricordano The Gates of Delirium degli Yes (Relayer). A parte questi episodi particolari di corrispondenze specifiche, tuttavia, resta l'evidente affinità delle soluzioni ritmiche, melodiche, sonore e tecniche fra il new progressive e il rock sinfonico classico. Fra i più emulati si possono citare David Gilmour dei Pink Floyd (evidentemente modello principale di Steve Rothery dei Marillion), le tastiere di Tony Banks dei Genesis (imitate da moltissimi, incluso Mark Kelly ancora dei Marillion e Martin Orford degli IQ), lo stile vocale di Peter Gabriel e di Peter Hammill.

Tuttavia, il new progressive non si deve considerare necessariamente solo come mera imitazione e manierismo. Molti di questi gruppi seppero realizzare opere che divennero veri e propri "classici" per i fautori del rock progressivo. La trilogia iniziale dei già citati Marillion, per esempio (Script for a Jester's Tear, Fugazi e Misplaced Childhood), pur con i già menzionati rimandi a lavori precedenti di altri gruppi, fu in generale considerata di grandissimo valore artistico; lo stesso si può dire di album degli IQ come The Wake e Tales from the Lush Attic, o del live dei Twelfth Night Live and Let Live. Quest'ultimo gruppo si può prendere a esempio della capacità di innovazione del movimento neoprogressive; le loro esibizioni dal vivo (e i loro album in studio in misura minore) univano musicalità progressive a elementi new wave o addirittura punk, all'impegno politico (elemento generalmente assente o quasi assente nel rock progressivo tradizionale) e a una teatralità che potrebbe ricordare Frank Zappa.